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IPSOA Quotidiano
Patente a crediti: perché può costare caro non averla nei cantieri?
14/10/2024 - <div>Lavorare all'interno dei cantieri temporanei e mobili senza il possesso della patente a crediti o avere una patente con un punteggio inferiore a 15 crediti, dal 1° ottobre può costare caro. Oltre al conseguente divieto di operare, per il lavoratore autonomo o l’impresa è prevista una sanzione pecuniaria amministrativa pari al 10% del valore dei lavori in corso, con un minimo stabilito dalla legge pari a 6.000 euro. Inoltre, è prevista l'esclusione dai lavori pubblici per almeno sei mesi. Quali sono, invece, le sanzioni dirette al committente o al responsabile dei lavori in caso di mancati controlli sul possesso della patente?</div> Lavorare all'interno dei cantieri temporanei e mobili senza il possesso della patente a crediti o avere una patente con un punteggio inferiore a 15 crediti, dal 1° ottobre può costare caro. Oltre al conseguente divieto di operare, per il lavoratore autonomo o l’impresa è prevista una sanzione pecuniaria amministrativa pari al 10% del valore dei lavori in corso, con un minimo stabilito dalla legge pari a 6.000 euro. Inoltre, è prevista l'esclusione dai lavori pubblici per almeno sei mesi. Quali sono, invece, le sanzioni dirette al committente o al responsabile dei lavori in caso di mancati controlli sul possesso della patente?
Diffida amministrativa: come funziona e quali sono le violazioni sanabili
14/10/2024 - <div>La diffida amministrativa, prevista dal <a target="_blank" class="rich-legge" title="D.Lgs. n. 1032024" href="https://onelavoro.wolterskluwer.it/document/10LX0000966677SOMM">D.Lgs. n. 103/2024</a>, permette alle aziende di ripristinare l’adempimento violato senza l’applicazione di una sanzione. Come funziona? Affinché l’istituto possa essere applicato da parte degli ispettori del lavoro è necessario che ricorrano alcune condizioni, tra cui: la violazione deve essere materialmente sanabile e deve prevedere una sanzione amministrativa pecuniaria per un importo non superiore a 5.000 euro. L’INL, con le note n. 1357 e n. 6774 del 2024, ha fornito i chiarimenti sul funzionamento dell’istituto. Quali sono? Quando l’ispettorato del lavoro può emettere la diffida amministrativa? Quali sono le conseguenze in caso di mancata ottemperanza?</div> La diffida amministrativa, prevista dal D.Lgs. n. 103/2024, permette alle aziende di ripristinare l’adempimento violato senza l’applicazione di una sanzione. Come funziona? Affinché l’istituto possa essere applicato da parte degli ispettori del lavoro è necessario che ricorrano alcune condizioni, tra cui: la violazione deve essere materialmente sanabile e deve prevedere una sanzione amministrativa pecuniaria per un importo non superiore a 5.000 euro. L’INL, con le note n. 1357 e n. 6774 del 2024, ha fornito i chiarimenti sul funzionamento dell’istituto. Quali sono? Quando l’ispettorato del lavoro può emettere la diffida amministrativa? Quali sono le conseguenze in caso di mancata ottemperanza?
Conciliazioni stragiudiziali: per te il corso di autoformazione on line
14/10/2024 - <div>Le conciliazioni stragiudiziali in ambito lavorativo nascono ed hanno il fine di evitare il ricorso al giudice. È quindi fondamentale capirne la portata, i tratti salienti, l’ambito di applicazione soggettiva e oggettiva di modo che l’interprete del diritto e le parti di un contratto di lavoro conoscano gli strumenti messi loro a disposizione dal Legislatore. E proprio questo è l’oggetto del corso di autoformazione on line a cura di Emiliana Dal Bon e gratuito per gli abbonati a IPSOA Quotidiano. Il corso è accreditato per consulenti del lavoro.</div> Le conciliazioni stragiudiziali in ambito lavorativo nascono ed hanno il fine di evitare il ricorso al giudice. È quindi fondamentale capirne la portata, i tratti salienti, l’ambito di applicazione soggettiva e oggettiva di modo che l’interprete del diritto e le parti di un contratto di lavoro conoscano gli strumenti messi loro a disposizione dal Legislatore. E proprio questo è l’oggetto del corso di autoformazione on line a cura di Emiliana Dal Bon e gratuito per gli abbonati a IPSOA Quotidiano. Il corso è accreditato per consulenti del lavoro.
Come valutare la sostenibilità della catena del valore
09/10/2024 - <div>Comunicare la sostenibilità aziendale significa descrivere come l’operato dell’impresa impatta sull’ambiente e sulla società. Tale informativa riguarda l’impresa stessa ma deve inoltre approfondire anche la sostenibilità di tutti quegli enti che “collaborano” in modi differenti con essa lungo la catena del valore. La <a target="_blank" title="CSRD" href="https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2022/12/17/rendicontazione-societaria-sostenibilita-obblighi-estesi-imprese-grandi-dimensioni-pmi">CSRD</a> amplia quanto già previsto in tema di DNF focalizzando l’attenzione non solo alla catena di fornitura ma sull’intera catena del valore che qualifica l’operato dell’impresa tenuta a fornire le informazioni nella relazione sulla gestione. Sul piano operativo, l’ESRS 1 approfondisce come individuare gli “attori” che operano nell’ambito della catena del valore e quali informazioni devono essere raccolte affinché le imprese soggette alla CSRD possano adempiere a tale obbligo informativo. </div> Comunicare la sostenibilità aziendale significa descrivere come l’operato dell’impresa impatta sull’ambiente e sulla società. Tale informativa riguarda l’impresa stessa ma deve inoltre approfondire anche la sostenibilità di tutti quegli enti che “collaborano” in modi differenti con essa lungo la catena del valore. La CSRD amplia quanto già previsto in tema di DNF focalizzando l’attenzione non solo alla catena di fornitura ma sull’intera catena del valore che qualifica l’operato dell’impresa tenuta a fornire le informazioni nella relazione sulla gestione. Sul piano operativo, l’ESRS 1 approfondisce come individuare gli “attori” che operano nell’ambito della catena del valore e quali informazioni devono essere raccolte affinché le imprese soggette alla CSRD possano adempiere a tale obbligo informativo.
La doppia rilevanza come base per l'informativa sulla sostenibilità
02/10/2024 - <div>La doppia rilevanza rappresenta una delle principali novità della <a target="_blank" class="rich-legge" title="direttiva UE n. 20222464" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000936035SOMM">direttiva UE n. 2022/2464</a> (CSRD), recepita in Italia con il <a target="_blank" class="rich-legge" title="D.Lgs. 1252024" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000969010SOMM">D.Lgs. 125/2024</a>, e costituisce il principio su cui basare l’individuazione e la selezione delle informazioni da fornire nella relazione sulla gestione. Una questione di sostenibilità è significativa se soddisfa i criteri definiti per la rilevanza d’impatto e per la rilevanza finanziaria. A partire dal 2024, le imprese dovranno pertanto introdurre un sistema di valutazione più articolato rispetto a quanto fatto applicando il <a target="_blank" class="rich-legge" title="D.Lgs. n. 2542016" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000843206SOMM">D.Lgs. n. 254/2016</a> in tema di dichiarazione non finanziaria. </div> La doppia rilevanza rappresenta una delle principali novità della direttiva UE n. 2022/2464 (CSRD), recepita in Italia con il D.Lgs. 125/2024, e costituisce il principio su cui basare l’individuazione e la selezione delle informazioni da fornire nella relazione sulla gestione. Una questione di sostenibilità è significativa se soddisfa i criteri definiti per la rilevanza d’impatto e per la rilevanza finanziaria. A partire dal 2024, le imprese dovranno pertanto introdurre un sistema di valutazione più articolato rispetto a quanto fatto applicando il D.Lgs. n. 254/2016 in tema di dichiarazione non finanziaria.
Rendicontazione di sostenibilità: i principi da applicare
30/09/2024 - <div>Per includere in un’apposita sezione della relazione sulla gestione le informazioni necessarie per comprendere l’impatto sulle questioni di sostenibilità, le imprese obbligate a tale adempimento dovranno rispettare quanto previsto dai principi di rendicontazione (ESRS) introdotti dal <a target="_blank" title="regolamento UE n. 2023/2772" href="https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2023/12/28/sostenibilita-pubblicati-principi-europei-rendicontazione">regolamento UE n. 2023/2772</a> - che dovranno essere usati, a partire dall’esercizio 2024, per adempiere a quanto previsto dalla <a target="_blank" class="rich-legge" title="direttiva UE 20222464" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000936035SOMM">direttiva UE 2022/2464</a> (<a target="_blank" title="CSRD" href="https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2022/12/17/rendicontazione-societaria-sostenibilita-obblighi-estesi-imprese-grandi-dimensioni-pmi">CSRD</a>) - e i principi che verranno introdotti in futuro. I dodici ESRS adottati con tale regolamento definiscono le regole base e le norme che disciplinano come e quali informazioni devono essere predisposte in tema di impatto ambientale e sociale. </div> Per includere in un’apposita sezione della relazione sulla gestione le informazioni necessarie per comprendere l’impatto sulle questioni di sostenibilità, le imprese obbligate a tale adempimento dovranno rispettare quanto previsto dai principi di rendicontazione (ESRS) introdotti dal regolamento UE n. 2023/2772 - che dovranno essere usati, a partire dall’esercizio 2024, per adempiere a quanto previsto dalla direttiva UE 2022/2464 (CSRD) - e i principi che verranno introdotti in futuro. I dodici ESRS adottati con tale regolamento definiscono le regole base e le norme che disciplinano come e quali informazioni devono essere predisposte in tema di impatto ambientale e sociale.
Resto al Sud: quanto conviene finanziare le nuove realtà imprenditoriali e libero professionali?
14/10/2024 - <div>La misura Resto al Sud sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, nelle aree del cratere sismico del Centro Italia e nelle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord. Le agevolazioni, composte da un contributo a fondo perduto e da un finanziamento bancario con interessi interamente a carico di Invitalia (soggetto gestore della misura), sono rivolte ai giovani di età tra i 18 e 55 anni. Quanto si risparmia?</div> La misura Resto al Sud sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, nelle aree del cratere sismico del Centro Italia e nelle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord. Le agevolazioni, composte da un contributo a fondo perduto e da un finanziamento bancario con interessi interamente a carico di Invitalia (soggetto gestore della misura), sono rivolte ai giovani di età tra i 18 e 55 anni. Quanto si risparmia?
Transizione 5.0: quando scade il termine per l'interconnessione dei beni 4.0
12/10/2024 - <div>Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha aggiornato le FAQ relative al credito d’imposta Transizione 5.0. Con i nuovi chiarimenti forniti, è stato precisato che l'interconnessione dei beni materiali e immateriali 4.0 facenti parte del progetto di innovazione non condiziona la data di completamento dell’investimento, ma è necessario che sia realizzata entro il 28 febbraio 2026, termine ultimo per l’invio della comunicazione di completamento dell’investimento. Ulteriori precisazioni riguardano i requisiti di “terzietà” e “indipendenza” dei soggetti certificatori che dovranno rilasciare le certificazioni ex ante ed ex post attestanti il risparmio energetico conseguito. Quali altre spiegazioni provengono dal Ministero?</div> Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha aggiornato le FAQ relative al credito d’imposta Transizione 5.0. Con i nuovi chiarimenti forniti, è stato precisato che l'interconnessione dei beni materiali e immateriali 4.0 facenti parte del progetto di innovazione non condiziona la data di completamento dell’investimento, ma è necessario che sia realizzata entro il 28 febbraio 2026, termine ultimo per l’invio della comunicazione di completamento dell’investimento. Ulteriori precisazioni riguardano i requisiti di “terzietà” e “indipendenza” dei soggetti certificatori che dovranno rilasciare le certificazioni ex ante ed ex post attestanti il risparmio energetico conseguito. Quali altre spiegazioni provengono dal Ministero?
Imprese agricole: garanzia del Fondo confermata in caso di allungamento della durata del rimborso dei finanziamenti
10/10/2024 - <div>Invitalia, con la circolare n. 15/2024 del 10 ottobre 2024, comunica che è stata prevista per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, la possibilità di avvalersi di una sospensione per dodici mesi del pagamento della parte capitale della rata dei mutui e degli altri finanziamenti a rimborso rateale, anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie, in scadenza nell'anno 2024. La garanzia del Fondo sarà confermata d’ufficio per la nuova maggior durata, senza valutazione del merito di credito dei soggetti beneficiari finali, su tutti i finanziamenti per i quali venga comunicata dai soggetti richiedenti la variazione in aumento della durata a seguito della sospensione concessa.</div> Invitalia, con la circolare n. 15/2024 del 10 ottobre 2024, comunica che è stata prevista per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, la possibilità di avvalersi di una sospensione per dodici mesi del pagamento della parte capitale della rata dei mutui e degli altri finanziamenti a rimborso rateale, anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie, in scadenza nell'anno 2024. La garanzia del Fondo sarà confermata d’ufficio per la nuova maggior durata, senza valutazione del merito di credito dei soggetti beneficiari finali, su tutti i finanziamenti per i quali venga comunicata dai soggetti richiedenti la variazione in aumento della durata a seguito della sospensione concessa.
Codice della crisi d'impresa: risanamento e continuità aziendale - Infografica
14/10/2024 - <div>Il <a target="_blank" class="rich-legge" title="D.Lgs. n. 1362024" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000969812SOMM">D.Lgs. n. 136/2024</a> ha apportato diverse modifiche al codice della crisi d‘impresa. Tra queste ci sono le novità che riguardano la disciplina della composizione negoziata e le relative modalità di accesso, il ruolo dell’esperto, il sistema di allerta precoce e il rapporto banca impresa. Inoltre, le nuove norme contemplano anche regole per facilitare l'accesso agli strumenti di regolazione della crisi d’impresa, come il concordato preventivo e la liquidazione controllata, prevenendo eventuali abusi. Un grafico illustra quali sono le principali novità del decreto Correttivo ter per facilitare il risanamento dell’impresa e la continuità aziendale.</div> Il D.Lgs. n. 136/2024 ha apportato diverse modifiche al codice della crisi d‘impresa. Tra queste ci sono le novità che riguardano la disciplina della composizione negoziata e le relative modalità di accesso, il ruolo dell’esperto, il sistema di allerta precoce e il rapporto banca impresa. Inoltre, le nuove norme contemplano anche regole per facilitare l'accesso agli strumenti di regolazione della crisi d’impresa, come il concordato preventivo e la liquidazione controllata, prevenendo eventuali abusi. Un grafico illustra quali sono le principali novità del decreto Correttivo ter per facilitare il risanamento dell’impresa e la continuità aziendale.
Concordato preventivo biennale: come influisce sulla stima del valore d'azienda
14/10/2024 - <div>Come influisce sulla valutazione d’azienda l’adesione al concordato preventivo biennale? Per esempio, se è vero che vale sempre la regola secondo la quale un fattore di rischio deve essere riflesso alternativamente nella quantificazione dei flussi oppure nella stima dei tassi da inserire nella formula valutativa, cosa conviene scegliere se si è aderito al concordato? Inoltre, in prospettiva di una valutazione d’azienda, conviene o no l’adesione al concordato preventivo? Tante risposte per chi aderisce al concordato e deve stimare la performance aziendale.</div> Come influisce sulla valutazione d’azienda l’adesione al concordato preventivo biennale? Per esempio, se è vero che vale sempre la regola secondo la quale un fattore di rischio deve essere riflesso alternativamente nella quantificazione dei flussi oppure nella stima dei tassi da inserire nella formula valutativa, cosa conviene scegliere se si è aderito al concordato? Inoltre, in prospettiva di una valutazione d’azienda, conviene o no l’adesione al concordato preventivo? Tante risposte per chi aderisce al concordato e deve stimare la performance aziendale.
Business plan: la check list per redigerlo
12/10/2024 - <div>La crisi ha accresciuto la già alta attenzione degli operatori rispetto al tema della valutazione della sussistenza della continuità aziendale. In questa ottica, il business plan deve essere la base di partenza per tutte quelle imprese che vogliono pianificare e controllare le proprie performance. Quali sono le informazioni da fornire in questo documento?</div> La crisi ha accresciuto la già alta attenzione degli operatori rispetto al tema della valutazione della sussistenza della continuità aziendale. In questa ottica, il business plan deve essere la base di partenza per tutte quelle imprese che vogliono pianificare e controllare le proprie performance. Quali sono le informazioni da fornire in questo documento?
Quotidiano Giuridico
Deposito telematico: l'elenco degli atti accettati automaticamente
14/10/2024 - Il Ministero della Giustizia elenca puntualmente distinguendo il rito ordinario da quello semplificato e quello davanti al GdP (Circolare 19 settembre 2024)
Decadenza agevolazioni prima casa: l'inaspettata presa di posizione dell'A.E.
14/10/2024 -
Con una recente risposta ad interpello l'Agenzia delle Entrate asserisce la decadenza dalle agevolazioni prima casa in un'ipotesi fino a questo momento ritenuta dagli operatori del settore pacificamente di non decadenza. Si tratta di un'interpretazione inaspettata, destinata a creare difficoltà in fattispecie fino ad ora ritenute non problematiche.
Può e come il regolamento vietare l'esercizio di attività recettive nel condominio?
14/10/2024 -
Con sentenza del 14 agosto 2024, n. 2626, il Tribunale di Firenze si è dovuto cimentare con una vicenda che costituisce sempre più spesso occasione di liti giudiziarie, ovvero con quella implicante la valutazione sulla sussistenza della compatibilità o meno dell’esercizio di attività recettive – o “paralberghiere” – in edifici condominiali composti da appartamenti ad uso residenziale, ufficio o studio. A tal proposito, il giudice fiorentino si è interrogato sul quando tali attività possano essere vietate dal regolamento condominiale e come le stesse siano suscettibili di incidere sulla tranquillità della convivenza all’interno del condominio.
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GDPR: come gestire gli adempimenti
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