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IPSOA Quotidiano
Le addizionali regionali e comunali si adeguano alla nuova IRPEF entro il 15 aprile
18/01/2025 - <div>In materia di riduzione della pressione fiscale, la legge di Bilancio 2025 stabilizza il passaggio da 4 a 3 aliquote IRPEF (23, 35 e 43 per cento) già previsto, in deroga alla disciplina del TUIR, per l'anno 2024. In considerazione della riforma degli scaglioni dell'IRPEF, viene poi disposto il differimento dei termini per la modifica, da parte delle regioni e dei comuni, degli scaglioni e delle aliquote rispettivamente dell'addizionale regionale e dell’addizionale comunale sull'imposta sui redditi per gli anni 2025, 2026 e 2027.</div> In materia di riduzione della pressione fiscale, la legge di Bilancio 2025 stabilizza il passaggio da 4 a 3 aliquote IRPEF (23, 35 e 43 per cento) già previsto, in deroga alla disciplina del TUIR, per l'anno 2024. In considerazione della riforma degli scaglioni dell'IRPEF, viene poi disposto il differimento dei termini per la modifica, da parte delle regioni e dei comuni, degli scaglioni e delle aliquote rispettivamente dell'addizionale regionale e dell’addizionale comunale sull'imposta sui redditi per gli anni 2025, 2026 e 2027.
La motivazione degli atti impositivi tra legge e giudizio
18/01/2025 - <div>In due recentissime ordinanze la Corte di Cassazione ha ritenuto che al giudice sia consentito di riqualificare in evasiva la fattispecie ritenuta elusiva in sede di accertamento dall’Amministrazione finanziaria. L’assunto è che tale modifica non recherebbe nocumento alcuno al diritto di difesa, perché i fatti posti a base della rettifica fiscale rimangono gli stessi, mutando esclusivamente la loro “sussunzione” giuridica. Si tratta di decisione di grande impatto sistematico su cui merita soffermarsi per verificarne la correttezza alla luce sia della disciplina, peraltro di recente riscritta, della motivazione degli atti impositivi, su cui il giudice, a voler seguire la ricostruzione della Corte, potrebbe intervenire, sia della natura del processo tributario, tra giudizio rigidamente impugnatorio e giudizio di impugnazione-merito finalizzato all’accertamento del rapporto di imposta. </div> In due recentissime ordinanze la Corte di Cassazione ha ritenuto che al giudice sia consentito di riqualificare in evasiva la fattispecie ritenuta elusiva in sede di accertamento dall’Amministrazione finanziaria. L’assunto è che tale modifica non recherebbe nocumento alcuno al diritto di difesa, perché i fatti posti a base della rettifica fiscale rimangono gli stessi, mutando esclusivamente la loro “sussunzione” giuridica. Si tratta di decisione di grande impatto sistematico su cui merita soffermarsi per verificarne la correttezza alla luce sia della disciplina, peraltro di recente riscritta, della motivazione degli atti impositivi, su cui il giudice, a voler seguire la ricostruzione della Corte, potrebbe intervenire, sia della natura del processo tributario, tra giudizio rigidamente impugnatorio e giudizio di impugnazione-merito finalizzato all’accertamento del rapporto di imposta.
Reddito da lavoro dipendente: quando l'imposizione è solo in Lussemburgo
17/01/2025 - <div>Con la risposta a interpello n. 6 del 17 gennaio 2025, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che se l'attività di lavoro dipendente non è svolta in Italia, ma esclusivamente in Lussemburgo (Stato di residenza del Contribuente), i redditi che ne derivano non sono soggetti a tassazione in Italia. Tali conclusioni non sono derogate dalle disposizioni della Convenzione applicabili al caso di specie, a cui occorre dare prevalenza sul diritto interno secondo quanto sancito dall'<a target="_blank" class="rich-legge" title="articolo 169" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000110002ART173">articolo 169</a> del <a target="_blank" class="rich-legge" title="TUIR" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000110002SOMM">TUIR</a> e dall'<a target="_blank" class="rich-legge" title="articolo 75" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000110003ART89">articolo 75</a> del <a target="_blank" class="rich-legge" title="D.P.R. del 29 settembre 1973, n. 600" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000110003SOMM">D.P.R. del 29 settembre 1973, n. 600</a>.</div> Con la risposta a interpello n. 6 del 17 gennaio 2025, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che se l'attività di lavoro dipendente non è svolta in Italia, ma esclusivamente in Lussemburgo (Stato di residenza del Contribuente), i redditi che ne derivano non sono soggetti a tassazione in Italia. Tali conclusioni non sono derogate dalle disposizioni della Convenzione applicabili al caso di specie, a cui occorre dare prevalenza sul diritto interno secondo quanto sancito dall'articolo 169 del TUIR e dall'articolo 75 del D.P.R. del 29 settembre 1973, n. 600.
Busta paga: come cambia nel 2025
18/01/2025 - <div>Nel 2025, la nuova struttura dell’imposizione IRPEF sui redditi di lavoro subordinato, insieme alla modifica del cuneo contributivo, incide profondamente sulle retribuzioni nette dei lavoratori subordinati, costringendo di fatto i datori di lavoro a rivedere il trattamento di salari e stipendi all’interno del LUL. La variazione effettiva del netto in busta paga presenta alcune specificità che vanno comprese analiticamente e rendono oggi più che mai sconsigliabile qualsiasi accordo sul netto che possa essere sottoscritto tra le parti. In dettaglio, quali sono le novità e gli impatti sulla busta paga? Alcuni esempi di calcolo sono utili per comprendere le nuove misure.</div> Nel 2025, la nuova struttura dell’imposizione IRPEF sui redditi di lavoro subordinato, insieme alla modifica del cuneo contributivo, incide profondamente sulle retribuzioni nette dei lavoratori subordinati, costringendo di fatto i datori di lavoro a rivedere il trattamento di salari e stipendi all’interno del LUL. La variazione effettiva del netto in busta paga presenta alcune specificità che vanno comprese analiticamente e rendono oggi più che mai sconsigliabile qualsiasi accordo sul netto che possa essere sottoscritto tra le parti. In dettaglio, quali sono le novità e gli impatti sulla busta paga? Alcuni esempi di calcolo sono utili per comprendere le nuove misure.
Selezione del personale nelle aziende. Va bene l'AI, ma sotto la “sovranità” dell'intelligenza naturale
18/01/2025 - <div>L’utilizzo delle intelligenze artificiali nella selezione del personale ha suscitato un ampio dibattito tra gli studiosi e gli operatori del mondo del lavoro. Il settore del recruiting, del talent acquisition, della ricerca e selezione delle risorse umane, del job placement costituisce un esempio di come l’IA possa rappresentare non più un’opportunità, ma una realtà che consente analisi e tempi di elaborazione non conosciuti in passato, a condizione che operi sotto la “sovranità” decisionale dell’intelligenza naturale. La soluzione di questa potenziale dicotomia fra decisioni umane e automatizzate? Rimanere in linea di continuità con quanto alla base della legislazione comunitaria, l’integrazione dei due approcci!</div> L’utilizzo delle intelligenze artificiali nella selezione del personale ha suscitato un ampio dibattito tra gli studiosi e gli operatori del mondo del lavoro. Il settore del recruiting, del talent acquisition, della ricerca e selezione delle risorse umane, del job placement costituisce un esempio di come l’IA possa rappresentare non più un’opportunità, ma una realtà che consente analisi e tempi di elaborazione non conosciuti in passato, a condizione che operi sotto la “sovranità” decisionale dell’intelligenza naturale. La soluzione di questa potenziale dicotomia fra decisioni umane e automatizzate? Rimanere in linea di continuità con quanto alla base della legislazione comunitaria, l’integrazione dei due approcci!
Lavoratori rimpatriati: chiusa la procedura per la disoccupazione
17/01/2025 - <div>L’INPS, con il messaggio n. 184 del 2025, fornisce le istruzioni per la spettanza dell’indennità di disoccupazione in favore dei lavoratori rimpatriati, cessazioni del rapporto di lavoro intervenute a partire dal 1° gennaio 2025.</div> L’INPS, con il messaggio n. 184 del 2025, fornisce le istruzioni per la spettanza dell’indennità di disoccupazione in favore dei lavoratori rimpatriati, cessazioni del rapporto di lavoro intervenute a partire dal 1° gennaio 2025.
Rendicontazione sulla sostenibilità: la semplificazione della mappatura dell'EMAS volontario rispetto all'ESRS
17/01/2025 - <div>La Commissione europea e l'EFRAG hanno collaborato strettamente per chiarire le sinergie tra il sistema volontario di ecogestione e audit (EMAS) e i nuovi standard europei di rendicontazione della sostenibilità (ESRS), obbligatori per le grandi aziende, e per facilitare la rendicontazione delle aziende sulle proprie politiche ambientali. Un documento pubblicato dalla Segreteria dell'EFRAG intitolato " Comprendere le sinergie tra ESRS (European Sustainability Reporting Standards) ed EMAS (il sistema comunitario di ecogestione e audit) " dimostra che molti dei requisiti di informativa ambientale degli ESRS possono essere sviluppati su dati già disponibili nel quadro EMAS. EFRAG ritiene che l'attuale documento di mappatura che stabilisce la corrispondenza tra il Regolamento EMAS e i requisiti di divulgazione ESRS può essere uno strumento utile per semplificare il processo, evitando la duplicazione degli sforzi quando si tratta di rendicontazione della sostenibilità. L'esercizio dimostra anche che EMAS può essere uno strumento molto utile per le aziende per integrare i diversi requisiti di sostenibilità derivanti dal Green Deal nei loro processi aziendali.</div> La Commissione europea e l'EFRAG hanno collaborato strettamente per chiarire le sinergie tra il sistema volontario di ecogestione e audit (EMAS) e i nuovi standard europei di rendicontazione della sostenibilità (ESRS), obbligatori per le grandi aziende, e per facilitare la rendicontazione delle aziende sulle proprie politiche ambientali. Un documento pubblicato dalla Segreteria dell'EFRAG intitolato " Comprendere le sinergie tra ESRS (European Sustainability Reporting Standards) ed EMAS (il sistema comunitario di ecogestione e audit) " dimostra che molti dei requisiti di informativa ambientale degli ESRS possono essere sviluppati su dati già disponibili nel quadro EMAS. EFRAG ritiene che l'attuale documento di mappatura che stabilisce la corrispondenza tra il Regolamento EMAS e i requisiti di divulgazione ESRS può essere uno strumento utile per semplificare il processo, evitando la duplicazione degli sforzi quando si tratta di rendicontazione della sostenibilità. L'esercizio dimostra anche che EMAS può essere uno strumento molto utile per le aziende per integrare i diversi requisiti di sostenibilità derivanti dal Green Deal nei loro processi aziendali.
IFRS 9, IFRS 7: EFRAG pubblica il parere di approvazione sui contratti relativi all'elettricità dipendente dalla natura
17/01/2025 - <div>L'EFRAG ha completato la procedura relativa ai contratti che fanno riferimento all'elettricità dipendente dalla natura - Modifiche agli IFRS 9 e IFRS 7 e ha presentato la sua lettera di parere di approvazione alla Commissione europea. L'obiettivo delle modifiche è quello di riflettere meglio gli effetti dei contratti di fornitura di energia elettrica dipendenti dalla natura fisica e virtuale nei bilanci attraverso modifiche di portata limitata alla valutazione dell'uso proprio, alla contabilizzazione delle coperture e ai requisiti di informativa.</div> L'EFRAG ha completato la procedura relativa ai contratti che fanno riferimento all'elettricità dipendente dalla natura - Modifiche agli IFRS 9 e IFRS 7 e ha presentato la sua lettera di parere di approvazione alla Commissione europea. L'obiettivo delle modifiche è quello di riflettere meglio gli effetti dei contratti di fornitura di energia elettrica dipendenti dalla natura fisica e virtuale nei bilanci attraverso modifiche di portata limitata alla valutazione dell'uso proprio, alla contabilizzazione delle coperture e ai requisiti di informativa.
Enti locali: aggiornato il parere dell'organo di revisione sulla proposta di bilancio di previsione 2025-2027
17/01/2025 - <div>Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (CNDCEC) e la Fondazione Nazionale di Ricerca dei Commercialisti (FNC), in collaborazione con l’Associazione nazionale certificatori e revisori degli enti locali (Ancrel), hanno reso disponibile lo schema di “Parere dell'organo di revisione sulla proposta di bilancio di previsione 2025-2027 aggiornato con la legge di bilancio 2025". Il Consiglio ricorda che con Decreto del Ministero dell’Interno del 24 dicembre 2024 è stato differito dal 31 dicembre 2024 al 28 febbraio 2025 il termine entro il quale gli enti locali devono approvare il bilancio di previsione 2025-2027.</div> Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (CNDCEC) e la Fondazione Nazionale di Ricerca dei Commercialisti (FNC), in collaborazione con l’Associazione nazionale certificatori e revisori degli enti locali (Ancrel), hanno reso disponibile lo schema di “Parere dell'organo di revisione sulla proposta di bilancio di previsione 2025-2027 aggiornato con la legge di bilancio 2025". Il Consiglio ricorda che con Decreto del Ministero dell’Interno del 24 dicembre 2024 è stato differito dal 31 dicembre 2024 al 28 febbraio 2025 il termine entro il quale gli enti locali devono approvare il bilancio di previsione 2025-2027.
Progetti di alta formazione e di eccellenza: prorogato al 14 febbraio il termine per la presentazione delle domande
17/01/2025 - <div>Il Ministero del Turismo comunica che in merito all’Avviso Pubblico per il finanziamento di progetti di formazione di eccellenza nel settore turistico finalizzato alla costituzione del Polo Nazionale Strategico del Turismo di Alta Formazione, bandito nell’ambito dell’Accordo di collaborazione istituzionale tra il Ministero e l’ACI, i termini per la presentazione delle domande di partecipazione sono stati prorogati al 14 febbraio 2025.</div> Il Ministero del Turismo comunica che in merito all’Avviso Pubblico per il finanziamento di progetti di formazione di eccellenza nel settore turistico finalizzato alla costituzione del Polo Nazionale Strategico del Turismo di Alta Formazione, bandito nell’ambito dell’Accordo di collaborazione istituzionale tra il Ministero e l’ACI, i termini per la presentazione delle domande di partecipazione sono stati prorogati al 14 febbraio 2025.
InvestEU: protocollo d'intesa tra CDP e MIMIT per favorire la transizione energetica
17/01/2025 - <div>Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e Cassa Depositi e Prestiti, nell’ambito del Programma InvestEU, stanno attuando un Protocollo d’intesa per la realizzazione di un’analisi relativa alla sostenibilità e resilienza delle catene del valore delle materie prime critiche necessarie per la transizione energetica e digitale. L’attività si incentrerà sull’approfondimento delle tematiche dell’estrazione, della raffinazione, della produzione e del riciclo, con specifico riferimento alla transizione energetica e digitale, al fine di individuare le opportunità di intervento a sostegno dell’industria italiana nei segmenti di tale catena del valore strategica.</div> Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e Cassa Depositi e Prestiti, nell’ambito del Programma InvestEU, stanno attuando un Protocollo d’intesa per la realizzazione di un’analisi relativa alla sostenibilità e resilienza delle catene del valore delle materie prime critiche necessarie per la transizione energetica e digitale. L’attività si incentrerà sull’approfondimento delle tematiche dell’estrazione, della raffinazione, della produzione e del riciclo, con specifico riferimento alla transizione energetica e digitale, al fine di individuare le opportunità di intervento a sostegno dell’industria italiana nei segmenti di tale catena del valore strategica.
Credito d'imposta ZES unica agricola: quando inviare le comunicazioni telematiche per il 2025
17/01/2025 - <div>La <a target="_blank" title="legge di Bilancio 2025" href="https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2025/01/03/legge-bilancio-2025-cambia-professionisti-imprese">legge di Bilancio 2025</a> (<a target="_blank" class="rich-legge" title="legge n. 2072024" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000974540SOMM">legge n. 207/2024</a>) estende dal 1° gennaio 2025 al 15 novembre 2025 il credito d’imposta ZES unica per il settore della produzione primaria di prodotti agricoli, pesca e acquacoltura. Per il 2025 ci sono due finestre di invio delle comunicazioni telematiche, a seconda che le spese ammesse siano previste o effettivamente sostenute. Quali sono?</div> La legge di Bilancio 2025 (legge n. 207/2024) estende dal 1° gennaio 2025 al 15 novembre 2025 il credito d’imposta ZES unica per il settore della produzione primaria di prodotti agricoli, pesca e acquacoltura. Per il 2025 ci sono due finestre di invio delle comunicazioni telematiche, a seconda che le spese ammesse siano previste o effettivamente sostenute. Quali sono?
Rifiuti tessili: dal 2025 la raccolta differenziata diventa obbligatoria
18/01/2025 - <div>Dal 2025 è partito l’obbligo di raccolta differenziata anche dei rifiuti tessili per tutta l’Unione Europea. In verità, l’Italia era stata tra i primi Paesi europei a recepire la direttiva e addirittura aveva anticipato l’introduzione dell’obbligo con il <a target="_blank" class="rich-legge" title="D.Lgs. n. 1162020" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000898245SOMM">D.Lgs. n. 116/2020</a>, fissandolo per il 1° gennaio 2022. Per completare il quadro normativo nazionale si attende per la seconda metà del 2025 l’adozione di un decreto che definisca la Responsabilità estesa del produttore (EPR) anche per il settore tessile, con la partenza ufficiale dei consorzi di filiera all’inizio del 2026.</div> Dal 2025 è partito l’obbligo di raccolta differenziata anche dei rifiuti tessili per tutta l’Unione Europea. In verità, l’Italia era stata tra i primi Paesi europei a recepire la direttiva e addirittura aveva anticipato l’introduzione dell’obbligo con il D.Lgs. n. 116/2020, fissandolo per il 1° gennaio 2022. Per completare il quadro normativo nazionale si attende per la seconda metà del 2025 l’adozione di un decreto che definisca la Responsabilità estesa del produttore (EPR) anche per il settore tessile, con la partenza ufficiale dei consorzi di filiera all’inizio del 2026.
Crisi d'impresa e rischio di insolvenza: come assicurare i costi professionali
18/01/2025 - <div>I costi professionali per il risanamento delle imprese costituiscono un onere significativo per le imprese in crisi a causa dell’assenza o ridotta disponibilità della liquidità necessaria al loro sostenimento. Quali sono le soluzioni assicurative astrattamente attuabili al fine di fornire una copertura dei costi professionali che l’impresa in crisi è inevitabilmente destinata a sostenere?</div> I costi professionali per il risanamento delle imprese costituiscono un onere significativo per le imprese in crisi a causa dell’assenza o ridotta disponibilità della liquidità necessaria al loro sostenimento. Quali sono le soluzioni assicurative astrattamente attuabili al fine di fornire una copertura dei costi professionali che l’impresa in crisi è inevitabilmente destinata a sostenere?
Rendiconto di sostenibilità: qual è l'informativa sulla forza lavoro secondo l'ESRS S1
17/01/2025 - <div>La sostenibilità sociale rappresenta il secondo pilastro della comunicazione ESG introdotta con la direttiva CSRD, <a target="_blank" class="rich-legge" title="direttiva 20222464UE" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000936035SOMM">direttiva 2022/2464/UE</a>, recepita in Italia con il <a target="_blank" title="D.lgs. n. 125/2024" href="https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2024/09/11/csrd-recepita-direttiva-rendicontazione-sostenibilita">D.lgs. n. 125/2024</a> L’ESRS S1 approfondisce le informazioni che le aziende devono fornire per illustrare le azioni di sostenibilità che hanno introdotto a favore dei propri dipendenti, soprattutto quando le modalità con cui opera impattano negativamente sulle condizioni di lavoro. Il principio focalizza l’attenzione, inoltre, sulla necessità di introdurre misure volte ad equilibrare la “vita lavorativa” con quella privata e ad eliminare eventuali pratiche discriminatorie. Cosa devono comunicare le aziende?</div> La sostenibilità sociale rappresenta il secondo pilastro della comunicazione ESG introdotta con la direttiva CSRD, direttiva 2022/2464/UE, recepita in Italia con il D.lgs. n. 125/2024 L’ESRS S1 approfondisce le informazioni che le aziende devono fornire per illustrare le azioni di sostenibilità che hanno introdotto a favore dei propri dipendenti, soprattutto quando le modalità con cui opera impattano negativamente sulle condizioni di lavoro. Il principio focalizza l’attenzione, inoltre, sulla necessità di introdurre misure volte ad equilibrare la “vita lavorativa” con quella privata e ad eliminare eventuali pratiche discriminatorie. Cosa devono comunicare le aziende?
Quotidiano Giuridico
Secondary market directive: i gestori dei crediti in sofferenza nel nuovo scenario della Direttiva UE 2021/2167
19/01/2025 - Si è chiusa la consultazione pubblica promossa dalla Banca d'Italia sullo schema di disposizioni per l'attuazione della SMD sui gestori di crediti deteriorati
Esenzione IVA per la gestione del palasport: no se la prestazione è complessa
18/01/2025 - Per l'Agenzia delle Entrate i servizi devono essere strettamente connessi alla pratica dello sport (Risposta Interpello n. 2/2025)
Cinque società canadesi avviano un'azione legale contro OpenAI
18/01/2025 - Contestato l’utilizzo abusivo di contenuti editoriali per addestrare l’intelligenza artificiale
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GDPR: come gestire gli adempimenti
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