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IPSOA Quotidiano

Riforma fiscale: le modifiche di tassazione delle liberalità indirette

20/11/2024 - <div>Con lo Studio n. 102-2024/T, il Consiglio Nazionale del Notariato ha pubblicato delle prime note sul <a target="_blank" class="rich-legge" title="D.Lgs. n. 1392024" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000970007SOMM">D.Lgs. n. 139/2024</a>, in particolare riguardanti le modifiche di tassazione delle liberalità indirette. La liberalità indiretta risultante da atti soggetti a registrazione è autonomamente tassabile, senza modifiche, con i criteri dell’imposta di donazione, per cui sia il negozio-mezzo, sia il negozio fine sono sottoposti alle rispettive imposte. Fanno eccezione le suddette liberalità se collegate, in qualsivoglia modo, a trasferimenti immobiliari soggetti ad imposta proporzionale o iva oppure a trasferimenti di aziende, nella quale ipotesi la liberalità non subisce tassazione ed è solo il negozio-mezzo a scontare l’imposta di registro proporzionale o l’iva. </div> Con lo Studio n. 102-2024/T, il Consiglio Nazionale del Notariato ha pubblicato delle prime note sul D.Lgs. n. 139/2024, in particolare riguardanti le modifiche di tassazione delle liberalità indirette. La liberalità indiretta risultante da atti soggetti a registrazione è autonomamente tassabile, senza modifiche, con i criteri dell’imposta di donazione, per cui sia il negozio-mezzo, sia il negozio fine sono sottoposti alle rispettive imposte. Fanno eccezione le suddette liberalità se collegate, in qualsivoglia modo, a trasferimenti immobiliari soggetti ad imposta proporzionale o iva oppure a trasferimenti di aziende, nella quale ipotesi la liberalità non subisce tassazione ed è solo il negozio-mezzo a scontare l’imposta di registro proporzionale o l’iva.

Riforma fiscale: modifiche in materia di trust

20/11/2024 - <div>Con lo Studio n. 99-2024/T, il Consiglio Nazionale del Notariato ha pubblicato delle prime note sul <a target="_blank" class="rich-legge" title="D.Lgs. n. 1392024" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000970007SOMM">D.Lgs. n. 139/2024</a>, sulle modifiche in materia di trust. Per la prima volta, il TUSD menziona espressamente il trust, elevandolo a paradigma di fattispecie: le norme sono prioritariamente riferite ai trust, oltre che agli “altri vincoli di destinazione”. Il che significa che i caratteri strutturali del trust sono assunti dal legislatore come idonei a definire la (pur sempre ambigua ma forse, in tal modo, più definita) categoria dei vincoli di destinazione. </div> Con lo Studio n. 99-2024/T, il Consiglio Nazionale del Notariato ha pubblicato delle prime note sul D.Lgs. n. 139/2024, sulle modifiche in materia di trust. Per la prima volta, il TUSD menziona espressamente il trust, elevandolo a paradigma di fattispecie: le norme sono prioritariamente riferite ai trust, oltre che agli “altri vincoli di destinazione”. Il che significa che i caratteri strutturali del trust sono assunti dal legislatore come idonei a definire la (pur sempre ambigua ma forse, in tal modo, più definita) categoria dei vincoli di destinazione.

Revisione del regime impositivo dei redditi: parere favorevole con osservazioni

20/11/2024 - <div>Dalla VI Commissione Finanze è stato espresso parere favorevole sullo schema di decreto legislativo recante revisione del regime impositivo dei redditi, con alcune osservazioni. Secondo quanto evidenziato dalla Commissione, il Governo, sotto un profilo di carattere generale, dovrebbe valutare l'opportunità di rivedere nel suo complesso il testo, al fine di semplificarlo e renderlo di più facile lettura ed applicazione, rinviando la disciplina degli aspetti di maggiore dettaglio a fonti normative secondarie e esamini la decorrenza delle disposizioni ivi contenute in modo da tener conto della data effettiva di entrata in vigore del provvedimento.</div> Dalla VI Commissione Finanze è stato espresso parere favorevole sullo schema di decreto legislativo recante revisione del regime impositivo dei redditi, con alcune osservazioni. Secondo quanto evidenziato dalla Commissione, il Governo, sotto un profilo di carattere generale, dovrebbe valutare l'opportunità di rivedere nel suo complesso il testo, al fine di semplificarlo e renderlo di più facile lettura ed applicazione, rinviando la disciplina degli aspetti di maggiore dettaglio a fonti normative secondarie e esamini la decorrenza delle disposizioni ivi contenute in modo da tener conto della data effettiva di entrata in vigore del provvedimento.

Sgravio Assegno di inclusione: come applicare l'esonero

20/11/2024 - <div>L’INPS, con il messaggio n. 3888 del 2024, ha rilasciato il modulo di richiesta dell’esonero contributivo per le assunzioni a tempo determinato e indeterminato e per le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato di soggetti beneficiari dell’Assegno di inclusione e del Supporto per la formazione e il lavoro. Contestualmente è stato reso disponibile anche l’applicativo per il pagamento diretto del contributo previsto per le attività di mediazione.</div> L’INPS, con il messaggio n. 3888 del 2024, ha rilasciato il modulo di richiesta dell’esonero contributivo per le assunzioni a tempo determinato e indeterminato e per le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato di soggetti beneficiari dell’Assegno di inclusione e del Supporto per la formazione e il lavoro. Contestualmente è stato reso disponibile anche l’applicativo per il pagamento diretto del contributo previsto per le attività di mediazione.

Portale nazionale del sommerso: al via la fase operativa

20/11/2024 - <div>Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con il decreto n. 170 del 2024, da attuazione al Piano Nazionale per la lotta al lavoro sommerco definendo l’implementazione dei dati disponibili nel Portale nazionale del sommerso. </div> Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con il decreto n. 170 del 2024, da attuazione al Piano Nazionale per la lotta al lavoro sommerco definendo l’implementazione dei dati disponibili nel Portale nazionale del sommerso.

Bonus Natale in busta paga: le nuove regole spiegate dall'Agenzia delle Entrate

20/11/2024 - <div>Con la circolare n. 22/E del 2024, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito nuovamente le regole di spettanza del Bonus Natale, l’indennità riservata ai lavoratori dipendenti con reddito fino a 28.000 euro prevista per quest’anno dal decreto Omnibus. L’intervento, da più parti invocato, si è reso necessario per definire un criterio oggettivo di spettanza alla luce dell’avvenuta estensione del bonus ai genitori non coniugati, separati e divorziati. Cambia, in seguito a quanto stabilito nel documento di prassi, anche il modello di domanda da presentare al datore di lavoro. Quali sono, in definitiva, le regole per la spettanza del beneficio? Come deve operare il datore di lavoro?</div> Con la circolare n. 22/E del 2024, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito nuovamente le regole di spettanza del Bonus Natale, l’indennità riservata ai lavoratori dipendenti con reddito fino a 28.000 euro prevista per quest’anno dal decreto Omnibus. L’intervento, da più parti invocato, si è reso necessario per definire un criterio oggettivo di spettanza alla luce dell’avvenuta estensione del bonus ai genitori non coniugati, separati e divorziati. Cambia, in seguito a quanto stabilito nel documento di prassi, anche il modello di domanda da presentare al datore di lavoro. Quali sono, in definitiva, le regole per la spettanza del beneficio? Come deve operare il datore di lavoro?

Semplificazioni contabili: proroga al 20 dicembre per la consegna dei questionari

18/11/2024 - <div>L'Organismo Italiano di Contabilità (OIC) ha prorogato la consegna dei questionari per le semplificazioni delle regole contabili, predisposti per le diverse categorie interessate (imprese, professione contabile, revisori, user), dal 20 novembre al 20 dicembre 2024.</div> L'Organismo Italiano di Contabilità (OIC) ha prorogato la consegna dei questionari per le semplificazioni delle regole contabili, predisposti per le diverse categorie interessate (imprese, professione contabile, revisori, user), dal 20 novembre al 20 dicembre 2024.

Revisore della sostenibilità: requisiti e obblighi nell'analisi del CNDCEC

14/11/2024 - <div>Il CNDCEC ha pubblicato il n. 10 dell'IRS (Informativa Reporting di Sostenibilità) dal titolo "Il revisore della sostenibilità, requisiti e obblighi della nuova figura professionale". Il revisore della sostenibilità rappresenta un'opportunità professionale seppure subordinata all'acquisizione di competenze specifiche in ordine proprio alle aggiunte responsabilità. Nel documento si delineano i tratti salienti che caratterizzano la figura del revisore della sostenibilità, con la finalità di agevolare la comprensione delle funzioni e delle responsabilità in generale del revisore legale.</div> Il CNDCEC ha pubblicato il n. 10 dell'IRS (Informativa Reporting di Sostenibilità) dal titolo "Il revisore della sostenibilità, requisiti e obblighi della nuova figura professionale". Il revisore della sostenibilità rappresenta un'opportunità professionale seppure subordinata all'acquisizione di competenze specifiche in ordine proprio alle aggiunte responsabilità. Nel documento si delineano i tratti salienti che caratterizzano la figura del revisore della sostenibilità, con la finalità di agevolare la comprensione delle funzioni e delle responsabilità in generale del revisore legale.

Revisori della sostenibilità: indicazioni per la formazione continua nel periodo transitorio

13/11/2024 - <div>Con l'informativa n. 148 del 2024 il CNDCEC informa che il Ministero dell’Economia e Finanze ha provveduto a fornire (<a rel="noopener noreferrer" href="https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2024/11/13/revisore-sostenibilita-pubblicate-ulteriori-istruzioni-obblighi-formativi" target="_blank" title="circolare n. 37/RGS del 12 novembre 2024">circolare n. 37/RGS del 12 novembre 2024</a>) ulteriori indicazioni in materia di formazione continua dei revisori legali con specifico riferimento agli obblighi formativi in materia di rendicontazione e attestazione di sostenibilità. In particolare il Consiglio Nazionale evidenzia le istruzioni rese dal MEF per il periodo transitorio, nelle more dell’emanazione del decreto ministeriale contenente le istruzioni per la presentazione della domanda di abilitazione.</div> Con l'informativa n. 148 del 2024 il CNDCEC informa che il Ministero dell’Economia e Finanze ha provveduto a fornire (circolare n. 37/RGS del 12 novembre 2024) ulteriori indicazioni in materia di formazione continua dei revisori legali con specifico riferimento agli obblighi formativi in materia di rendicontazione e attestazione di sostenibilità. In particolare il Consiglio Nazionale evidenzia le istruzioni rese dal MEF per il periodo transitorio, nelle more dell’emanazione del decreto ministeriale contenente le istruzioni per la presentazione della domanda di abilitazione.

Confidi: modifiche temporali per le azioni di recupero

20/11/2024 - <div>Con il decreto direttoriale 15 novembre 2024 il Ministero delle Imprese e del Made in Italy modifica l’ambito di applicazione temporale delle previsioni del Ministero delle Imprese e del Made in Italy decreto direttoriale 3 aprile 2024. Nello specifico, in conseguenza delle modifiche introdotte, le previsioni di cui al citato decreto 3 aprile 2024 si applicano alle azioni di recupero e agli accordi transattivi connessi alla concessione di interventi agevolati a valere sui fondi rischi in gestione, rispettivamente, avviate e deliberati a decorrere dalla data del 20 novembre 2024.</div> Con il decreto direttoriale 15 novembre 2024 il Ministero delle Imprese e del Made in Italy modifica l’ambito di applicazione temporale delle previsioni del Ministero delle Imprese e del Made in Italy decreto direttoriale 3 aprile 2024. Nello specifico, in conseguenza delle modifiche introdotte, le previsioni di cui al citato decreto 3 aprile 2024 si applicano alle azioni di recupero e agli accordi transattivi connessi alla concessione di interventi agevolati a valere sui fondi rischi in gestione, rispettivamente, avviate e deliberati a decorrere dalla data del 20 novembre 2024.

Voucher 3I: dal 10 dicembre al via le domande

20/11/2024 - <div>Con il Decreto direttoriale 19 novembre 2024, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy definisce i termini e le modalità per la presentazione delle domande di accesso all’agevolazione “Voucher 3I - investire in innovazione”, volto a promuovere, tra le microimprese e le start-up innovative, la conoscenza e la consapevolezza delle potenzialità connesse alla brevettazione delle invenzioni e a sostenere la valorizzazione dei processi di innovazione attraverso il sostegno all’acquisizione dei servizi di consulenza. Le domande devono essere presentate dalle microimprese e dalle start-up innovative interessate, a pena di invalidità, esclusivamente per via telematica attraverso la piattaforma informatica messa a disposizione dal Soggetto gestore nell’apposita sezione del sito internet www.invitalia.it, a partire dalle ore 12.00 e fino alle ore 18.00 del giorno 10 dicembre 2024 e dalle ore 9.00 e fino alle ore 18.00 dei giorni lavorativi successivi, fino a esaurimento delle risorse disponibili per il riconoscimento dei voucher.</div> Con il Decreto direttoriale 19 novembre 2024, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy definisce i termini e le modalità per la presentazione delle domande di accesso all’agevolazione “Voucher 3I - investire in innovazione”, volto a promuovere, tra le microimprese e le start-up innovative, la conoscenza e la consapevolezza delle potenzialità connesse alla brevettazione delle invenzioni e a sostenere la valorizzazione dei processi di innovazione attraverso il sostegno all’acquisizione dei servizi di consulenza. Le domande devono essere presentate dalle microimprese e dalle start-up innovative interessate, a pena di invalidità, esclusivamente per via telematica attraverso la piattaforma informatica messa a disposizione dal Soggetto gestore nell’apposita sezione del sito internet www.invitalia.it, a partire dalle ore 12.00 e fino alle ore 18.00 del giorno 10 dicembre 2024 e dalle ore 9.00 e fino alle ore 18.00 dei giorni lavorativi successivi, fino a esaurimento delle risorse disponibili per il riconoscimento dei voucher.

Piano Ricerca Sud: dal MUR le strategie per lo sviluppo del Sud

20/11/2024 - <div>pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 271 del 19 novembre 2024, il decreto 1 ottobre 2024 del Ministero dell’Università e della ricerca recante il Piano d'azione denominato «Ricerca Sud - Piano nazionale ricerca per lo sviluppo del Sud 2021-2027». Il Piano Ricerca Sud si focalizza su obiettivi specifici ben orientati, quali: il potenziamento del capitale umano ad alta specializzazione scientifica; il consolidamento dei modelli di collaborazione tra imprese e sistema della ricerca nella realizzazione di percorsi di co-sviluppo di tecnologie avanzate per l'incremento del TRL industriale e afferenti le aree della Strategia di Specializzazione Intelligente(S3) delle Regioni meno sviluppate; l'innalzamento della qualità e del posizionamento del sistema della ricerca meridionale, incentrato sulle Università e sugli Enti pubblici di ricerca.</div> pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 271 del 19 novembre 2024, il decreto 1 ottobre 2024 del Ministero dell’Università e della ricerca recante il Piano d'azione denominato «Ricerca Sud - Piano nazionale ricerca per lo sviluppo del Sud 2021-2027». Il Piano Ricerca Sud si focalizza su obiettivi specifici ben orientati, quali: il potenziamento del capitale umano ad alta specializzazione scientifica; il consolidamento dei modelli di collaborazione tra imprese e sistema della ricerca nella realizzazione di percorsi di co-sviluppo di tecnologie avanzate per l'incremento del TRL industriale e afferenti le aree della Strategia di Specializzazione Intelligente(S3) delle Regioni meno sviluppate; l'innalzamento della qualità e del posizionamento del sistema della ricerca meridionale, incentrato sulle Università e sugli Enti pubblici di ricerca.

Sostenibilità: perché l'adozione dei criteri ESG accresce il valore d'impresa

20/11/2024 - <div>Qual è la relazione tra sostenibilità e valore aziendale? A questa domanda risponde il position paper di GBS e CNDCEC, che spiega come attraverso l’adozione dei criteri ESG e la redazione di un efficace rendiconto di sostenibilità si possa creare valore a lungo termine per l’impresa. In particolare, le tre questioni affrontate sono: che tipo di valore può essere considerata la sostenibilità, quali misure stanno prendendo le imprese in risposta al vincolo-opportunità rappresentato dalla sostenibilità e quali strumenti operativi possono aumentare il valore della sostenibilità nelle imprese. Non manca nel documento il riferimento all’importanza del sustainability manager.</div> Qual è la relazione tra sostenibilità e valore aziendale? A questa domanda risponde il position paper di GBS e CNDCEC, che spiega come attraverso l’adozione dei criteri ESG e la redazione di un efficace rendiconto di sostenibilità si possa creare valore a lungo termine per l’impresa. In particolare, le tre questioni affrontate sono: che tipo di valore può essere considerata la sostenibilità, quali misure stanno prendendo le imprese in risposta al vincolo-opportunità rappresentato dalla sostenibilità e quali strumenti operativi possono aumentare il valore della sostenibilità nelle imprese. Non manca nel documento il riferimento all’importanza del sustainability manager.

ETS: il patrimonio formato da “intangible assets” non è un requisito per il conseguimento della personalità giuridica

19/11/2024 - <div>In via generale la formulazione adottata dal legislatore, secondo l’opinione riportata in vari studi, escluderebbe “la possibilità di dotare l’ente di un patrimonio costituito da prestazioni di opera o di servizi oppure da crediti”. È quanto evidenzia il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nella nota n. 15849 del 19 novembre 2024 con cui risponde al quesito posto dalla Regione Campania, prot. PG/2024/0453397 in riferimento ai requisiti del patrimonio minimo degli Enti del Terzo settore ai fini del conseguimento della personalità giuridica ed in particolare sul Patrimonio formato da “intangible assets”.</div> In via generale la formulazione adottata dal legislatore, secondo l’opinione riportata in vari studi, escluderebbe “la possibilità di dotare l’ente di un patrimonio costituito da prestazioni di opera o di servizi oppure da crediti”. È quanto evidenzia il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nella nota n. 15849 del 19 novembre 2024 con cui risponde al quesito posto dalla Regione Campania, prot. PG/2024/0453397 in riferimento ai requisiti del patrimonio minimo degli Enti del Terzo settore ai fini del conseguimento della personalità giuridica ed in particolare sul Patrimonio formato da “intangible assets”.

Appalti: più tutele per le PMI nel codice dei contratti pubblici

19/11/2024 - <div>Lotti remunerativi con i relativi valori giustificati da ricerche di mercato, riserva di contratti e di esecuzione agganciata agli elementi dell’affidamento o al mercato, quota (derogabile) del 20% dei subappalti: sono queste le tre linee di intervento delle misure volte a favorire l’accesso delle piccole e medie imprese al mercato dei contratti pubblici delineate dallo schema di decreto legislativo correttivo del codice dei contratti approvato, in via preliminare, dal consiglio dei ministri del 21 ottobre 2024. Quali sono gli obblighi e le facoltà delle stazioni appaltanti?</div> Lotti remunerativi con i relativi valori giustificati da ricerche di mercato, riserva di contratti e di esecuzione agganciata agli elementi dell’affidamento o al mercato, quota (derogabile) del 20% dei subappalti: sono queste le tre linee di intervento delle misure volte a favorire l’accesso delle piccole e medie imprese al mercato dei contratti pubblici delineate dallo schema di decreto legislativo correttivo del codice dei contratti approvato, in via preliminare, dal consiglio dei ministri del 21 ottobre 2024. Quali sono gli obblighi e le facoltà delle stazioni appaltanti?

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